Il liquido drenaggio post-operatorio, comunemente definito anche edema post-operatorio, è l’accumulo di liquidi nei tessuti che si verifica come risultato dell’intervento chirurgico. Questo accumulo di liquidi può causare gonfiore, rigonfiamento e dolore nella zona operata!
Offriamo servizi altamente specializzati di linfodrenaggio e massaggi post operatori nella sede a Milano, con l’obiettivo di ottenere risultati concreti migliorando il drenaggio linfatico. Il centro è gestito da Denise Cruciani, esperta del settore con una lunga pratica, coadiuvata da collaboratori altamente qualificati e costantemente aggiornati. Sincerità e chiarezza sono i valori che guidano l’attività del centro, che si impegna a fornire trattamenti di eccellenza, senza mai promettere risultati irrealistici. Il linfodrenaggio post intervento chirurgico è molto importante in quanto favorisce l’eliminazione di tossine e liquidi in eccesso riducendo gonfiori ed edemi, facilita la rigenerazione dei tessuti e quindi un più rapido recupero. I massaggi dopo un’operazione offrono numerosi benefici come la riduzione di dolore e gonfiore, il miglioramento della circolazione sanguigna e della funzionalità del sistema immunitario, l’accelerazione della guarigione delle cicatrici e l’espulsione di residui di anestetici e farmaci.
Come anticipato è un accumulo di liquidi nei tessuti intorno alla zona operata che si verifica frequentemente dopo un intervento chirurgico. Può interessare articolazioni, organi addominali ed anche gli arti inferiori dopo operazioni come le protesi d’anca. I sintomi principali sono gonfiore e rigonfiamento della zona operata, seguiti spesso da sensazione di pesantezza, rigidità, formicolii e talvolta dolore. Questi disturbi sono provocati dall’alterazione della microcircolazione sanguigna e linfatica intorno ai tessuti operati. Le manipolazioni chirurgiche possono danneggiare temporaneamente vasi sanguigni e linfatici, rallentando così il drenaggio di liquidi che continuano ad affluire nell’area. Anche l’immobilità e la posizione sdraiata del paziente nei giorni successivi all’intervento ostacolano il ritorno venoso e linfatico. Per minimizzare questi disturbi è importante favorire fin da subito un corretto drenaggio dei liquidi in eccesso. Un massaggio drenante manuale e il linfodrenaggio possono stimolare la microcircolazione, favorire l’assorbimento degli accumuli e ridurre così l’edema post-chirurgico.
Per contrastare efficacemente l’edema post-operatorio è importante seguire alcune strategie fin dai primi giorni dopo l’intervento. Oltre al riposo e alla corretta assunzione di farmaci prescritti dal medico, sono consigliabili esercizi di mobilizzazione passiva e attiva per le articolazioni e la muscolatura, secondo le indicazioni riabilitative. Anche camminare nei limiti del possibile ed evitare di rimanere a letto per troppo tempo può favorire la circolazione ed il drenaggio dei liquidi. Per contenere l’accumulo di liquidi possono essere utili bendaggi elastici calibrati, da applicare sulla zona interessata dal rigonfiamento. La compressione esercitata è graduale e contribuisce a spingere i liquidi verso i vasi linfatici e sanguigni. Tuttavia la strategia più efficace per ridurre l’edema post-operatorio è rappresentata dal massaggio manuale. Un operatore esperto con manovre mirate è in grado di stimolare e riattivare i canali linfatici, favorire il riassorbimento degli accumuli e ripristinare la normale circolazione dei tessuti. Tecniche specifiche come la tecnica Vodder e il linfodrenaggio possono rivelarsi particolarmente indicate.
Le tecniche di massaggio drenante e linfodrenaggio mirano ad attivare il sistema linfatico, stimolando il deflusso dei liquidi dai tessuti verso i vasi. Si parte sempre con manovre leggere e progressive ovvero una specie di sfioramento della zona da trattare. Questo permette di riscaldare e mobilizzare delicatamente il tessuto, favorendo la vasodilatazione. A seguire, vengono effettuate manovre più specifiche di compressione e pompaggio sui linfonodi e sulle catene linfatiche presenti nell’area. Con le dita e il palmo della mano si premono e rilasciano i linfonodi, imitando il loro naturale pompaggio. Questo stimola il flusso di liquidi all’interno del sistema linfatico. Successivamente si procede con pressioni e frizioni seguendo il tragitto delle principali catene linfatiche presenti, dall’area più periferica verso i linfonodi. Le strofinature favoriscono l’avanzamento dei liquidi lungo i vasi a quel punto comprimibili. Queste tecniche vanno eseguite con mani esperte, che sappiano dosare pressione e velocità delle manovre per non provocare irritazioni, e vanno sempre associate ad esercizi di mobilizzazione.
I vantaggi dei massaggi drenanti per combattere l’edema post-operatorio non si limitano al sollievo immediato dal gonfiore e dal disagio, ma includono anche benefici più duraturi che favoriscono il pieno recupero dopo l’intervento. Il ripristino precoce di una corretta circolazione dei liquidi nella zona operata aiuta a prevenire complicazioni come l’infiammazione cronica, la formazione di ematomi e cisti sierose, che richiederebbero tempi di guarigione più lunghi. Inoltre, ri-attivando fin dall’inizio il sistema linfatico, si riduce il rischio di fibrosi dei tessuti, che potrebbe comprometterne l’elasticità. Da non sottovalutare anche i benefici psicologici. La riduzione del gonfiore e dei fastidi nelle prime fasi dopo l’operazione riduce l’ansia del paziente, migliora il suo umore e la percezione del recupero, rendendolo più collaborativo nei confronti delle terapie riabilitative. I massaggi drenanti possono facilitare in modo significativo non solo la diminuzione del liquido drenaggio post-chirurgico, ma anche la mobilizzazione dei tessuti, il ripristino della microcircolazione linfatica riducendo i tempi di recupero e minimizzando i rischi di complicanze.
I massaggi drenanti per favorire il riassorbimento del liquido post-operatorio vanno iniziati il prima possibile, non appena l’area operata lo permette. Di solito il chirurgo o il fisiatra consigliano di attendere i primi 2-3 giorni dopo l’intervento, il tempo che la ferita si consolidi e il rischio di emorragie sia trascurabile. Quando i punti di sutura sono ben aderenti e non si riscontrano complicazioni infettive, si può dare il via ai trattamenti. Bisogna prestare attenzione nei primi giorni a non insistere troppo sulle zone suture. Il massaggio andrà intensificato man mano che l’edema si riduce e i tessuti diventano meno sensibili alla manipolazione. Le tecniche più leggere vanno comunque iniziate sin dalla prima seduta, per preparare i tessuti e alleviare le tensioni residue. Dal quarto o quinto giorno, quando la situazione si è stabilizzata, si possono introdurre manovre più specifiche come pressioni, frizioni e pompaggi sui linfonodi, seguendo sempre le indicazioni mediche. L’importante è non ritardare eccessivamente l’intervento drenante: già dopo una settimana i tessuti possono essersi induriti e l’edema consolidato, rendendo meno efficace il trattamento.
Riepilogando, per ridurre rapidamente e in modo efficace l’edema post-operatorio e favorire un veloce recupero funzionale sono consigliabili:
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